lunedì 4 marzo 2013

Thursday, February 28, 2013 12:26 PM
Subject:
I: Lettera del sindaco di Lampedusa - Fwd: Il silenzio dell'Europa
 
----- Messaggio inoltrato -----
Da:
"
loredia@tiscali.it" <loredia@tiscali.it>
A:
Anna Rizzi <anna_rizzi@yahoo.it>; andrea <accomazzi@libero.it>; Monica <Monica.Villa@disney.com>; Gabry <gabriella.taroni@fastwebnet.it>; cristina della Luna <cristinadellaluna@gmail.com>
Inviato:
Martedì 26 Febbraio 2013 14:24
Oggetto:
Lettera del sindaco di Lampedusa - Fwd: Il silenzio dell'Europa
 
Da Antonella
>
> riceviamo con richiesta di massima diffusione:
>
Ogg: Lettera del Sindaco di Lampedusa
>
> (Una lettera del nuovo
sindaco di Lampedusa. Se potete, fatela girare)
>
> Sono il nuovo
Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa. Eletta a
> maggio 2012,
al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di
> persone
annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è
>
una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore.
> Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci
della
> provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11
salme,
> perch&e acute; il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne
faremo altri, ma
> rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere
grande il cimitero della mia
> isola?
> Non riesco a comprendere come
una simile tragedia possa essere
> considerata normale, come si possa
rimuovere dalla vita quotidiana l'idea, per
> esempio, che 11 persone,
tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini
> di 11 e 13 anni,
possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio
>
che avrebbe dovuto essere per loro l'inizio di una nuova vita. Ne sono
> stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è
sempre di gran lunga
> superiore al numero dei corpi che il mare
restituisce.
> Sono indignata dall'assuefazione che sembra avere
contagiato tutti,
> sono scandalizzata dal silenzio dell'Europa che ha
appena ricevuto il Nobel
> della Pace e che tace di fronte ad una
strage che ha i numeri di una
> vera e propria guerra. Sono sempre più
convinta che la politica europea
> sull'immigrazione
consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi,
> se non un deterrente. Ma se per queste persone il viaggio sui barconi
è
> tuttora l'unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte
in mare
> debba essere per l'Europa motivo di vergogna e disonore. In
tutta questa
> tristissima pagina di storia che stiamo tutti
scrivendo, l'unico motivo di orgoglio
> ce lo offrono quotidianamente
gli uomini dello Stato italiano che salvano
> vite umane a 140 miglia
da Lampedusa, mentre chi era a sole 30 miglia dai naufraghi,
> come è
successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime
> motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi,
ha
> invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette
vengono
> però efficacemente utilizzate pe r sequestrare i nostri
pescherecci, anche
> quando pescano al di fuori delle acque
territoriali libiche.
> Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi
abitanti, con le forze
> preposte al soccorso e all'accoglienza, che dà
dignità di esseri umani
> aqueste persone, che dà dignità al nostro
Paese e all'Europa intera.
> Allora, se questi morti sono soltanto
nostri, allora io voglio ricevere i
> telegrammi di condoglianze dopo
ogni annegato che mi viene consegnato.
> Come se avesse la pelle
bianca, come se fosse un figlio nostro annegato
> durante una
vacanza".
>
> Giusi Nicolini

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