lunedì 1 luglio 2013

Obama ed Egitto

 Il presidente americano Barack Obama, in visita in Tanzania, si e' oggi detto molto preoccupato per quanto sta accadendo in Egitto, e ha affermato che gli Stati Uniti seguono da vicino la situazione.

EGITTO: RIBELLI, BENE ESERCITO CHE SOSTIENE POPOLO ++

'MANIFESTANTI, RIMANETE IN PIAZZA FINO A DIMISSIONI MORSI' (ANSA) - IL CAIRO, 1 LUG - Il movimento dei Ribelli ha accolto positivamente il comunicato col quale le forze armate danno 48 ore alle forze politiche per uscire dalla crisi e si schierano ''accanto al popolo'', sollecitando i manifestanti a rimanere in piazza fino alle dimissioni di Mohamed Morsi. Lo ha detto il portavoce Mahmoud Badr in una conferenza stampa
Elicotteri stanno sorvolando piazza Tahir esibendo bandiere nazionali, poco dopo l'annuncio dell'ultimatum di 48 ore alle forze politiche da parte delle forze armate.
IL CAIRO 1 LUG - Le forze armate danno 48 ore a tutte le forze politiche per rispondere alla richieste del popolo. In caso contrario saranno obbligate a presentare una road map la cui applicazione sara' controllata ''direttamente''. E' quanto afferma un comunicato delle forze armate letto alla tv di stato egiziana.PRESIEDUTA DA MINISTRO DIFESA, ASSENTE MORSI (ANSA) - IL CAIRO, 1 LUG - E' in corso una riunione del consiglio supremo militare egiziano presieduto dal ministro della Difesa e comandate delle forze armate Abdel Fattah el Sissi. Lo scrivono vari media egiziani. Il presidente Mohamed Morsi non partecipa ai lavori.(ANSA). CLG
 
Il ministro Kyenge continua nel dire cose sbagliate in tema di immigrazione. Il reato di ingresso clandestino non va rivisto ma va rispettato. Come pensa di affrontare possibili nuove ondate di clandestini senza norme certe e leggi che fermino chi altrimenti entrerebbe in Italia senza un lavoro, una dimora e quant'altro e finirebbe con il delinquere?". Lo dichiara Maurizio Gasparri, vicepresidente Pdl del Senato. (AGI) Mol (Segue) 011606 LUG 13 NNNN 01-07-13 1605
 
 Il decreto legge sul lavoro, varato dal Governo lo scorso 26 giugno, contiene alcune novita' significative anche in materia di immigrazione. Lo rende noto il Dipartimento Politiche Migratorie della Uil. Quattro i temi affrontati nel dl rispetto agli immigrati: i flussi d'ingresso riguardanti la formazione e i tirocini di stranieri; la precedenza da dare, in fase di assunzione, ai lavoratori gia' presenti in Italia; il finanziamento del fondo minori stranieri non accompagnati; la regolarizzazione 2012, nei casi in cui il datore di lavoro non si presenti assieme al lavoratore straniero presso lo sportello unico per l'immigrazione. I temi vengono trattati nell'articolo 8 del decreto. Vi si stabilisce che prima di assumere un lavoratore dall'estero va fatta una verifica - presso il centro per l'impiego competente - "della indisponibilita' di un lavoratore presente sul territorio nazionale, idoneamente documentata". Il Testo Unico sull'immigrazione gia' prevedeva che, per l'assunzione di un lavoratore, la priorita' andasse ai cittadini italiani ed europei; in questo decreto invece si parla genericamente di lavoratori (dunque italiani, europei, ma anche di Paesi Terzi). La disposizione appare dunque, sottolinea la Uil, un'importante misura per il reimpiego di chi e' rimasto senza lavoro. Cambiera' anche la normativa degli ingressi per chi intende venire nel nostro Paese per motivi di formazione professionale o di tirocini presso le imprese. L'art. 8 prevede che ogni tre anni, a giugno, il Ministero del Lavoro fissi un numero triennale di ingressi. I consolati potranno rilasciare anche prima dei visti d'ingresso per chi ha i requisiti, senza limiti numerici; il numero di visti verra' portato poi in detrazione dal contingente indicato nel decreto triennale. Previste anche risorse a favore del "Fondo Nazionale per l'accoglienza di minori stranieri non accompagnati", che confluiranno da fondi non utilizzati previsti in precedenza per l'emergenza Nord Africa. Per quanto riguarda, infine, la procedura di emersione 2012, il governo corre in aiuto di quei lavoratori immigrati la cui domanda di regolarizzazione e' stata bocciata "per cause imputabili esclusivamente al datore di lavoro". Tipico il caso in cui, in sede di convocazione davanti allo sportello unico per la firma del contratto di assunzione, il datore di lavoro non si presenta o comunica di aver cambiato idea. Nel caso sia stata pagata la tassa di 1000 euro e gli arretrati di tasse e contributi, verra' rilasciato al lavoratore immigrato un permesso di soggiorno per attesa occupazione, della durata di un anno e convertibile in permesso di lavoro. La condizione pero' e' che l'immigrato possa provare di essere stato presente in Italia alla data del 31 dicembre 2011. (
"Il ministro Kyenge continua nel dire cose sbagliate in tema di immigrazione. Il reato di ingresso clandestino non va rivisto ma va rispettato. Come pensa di affrontare possibili nuove ondate di clandestini senza norme certe e leggi che fermino chi altrimenti entrerebbe in Italia senza un lavoro, una dimora e quant'altro e finirebbe con il delinquere?". Lo dichiara Maurizio Gasparri, vicepresidente Pdl del Senato.

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