EGITTO: RIBELLI, BENE ESERCITO CHE SOSTIENE POPOLO ++
'MANIFESTANTI, RIMANETE IN
PIAZZA FINO A DIMISSIONI MORSI' (ANSA) - IL CAIRO, 1 LUG - Il movimento dei
Ribelli ha accolto positivamente il comunicato col quale le forze armate danno
48 ore alle forze politiche per uscire dalla crisi e si schierano ''accanto al
popolo'', sollecitando i manifestanti a rimanere in piazza fino alle dimissioni
di Mohamed Morsi. Lo ha detto il portavoce Mahmoud Badr in una conferenza stampa
Elicotteri stanno sorvolando piazza Tahir esibendo bandiere nazionali, poco dopo
l'annuncio dell'ultimatum di 48 ore alle forze politiche da parte delle forze
armate.
IL CAIRO 1 LUG - Le forze armate danno 48 ore a tutte le forze politiche per
rispondere alla richieste del popolo. In caso contrario saranno obbligate a
presentare una road map la cui applicazione sara' controllata ''direttamente''.
E' quanto afferma un comunicato delle forze armate letto alla tv di stato
egiziana.PRESIEDUTA DA MINISTRO DIFESA, ASSENTE MORSI (ANSA) - IL CAIRO, 1 LUG - E' in
corso una riunione del consiglio supremo militare egiziano presieduto dal
ministro della Difesa e comandate delle forze armate Abdel Fattah el Sissi. Lo
scrivono vari media egiziani. Il presidente Mohamed Morsi non partecipa ai
lavori.(ANSA). CLG
Il ministro Kyenge continua nel dire cose sbagliate in tema di immigrazione. Il
reato di ingresso clandestino non va rivisto ma va rispettato. Come pensa di
affrontare possibili nuove ondate di clandestini senza norme certe e leggi che
fermino chi altrimenti entrerebbe in Italia senza un lavoro, una dimora e
quant'altro e finirebbe con il delinquere?". Lo dichiara Maurizio Gasparri,
vicepresidente Pdl del Senato. (AGI) Mol (Segue) 011606 LUG 13 NNNN 01-07-13
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Il decreto legge sul lavoro, varato dal Governo lo scorso 26 giugno, contiene
alcune novita' significative anche in materia di immigrazione. Lo rende noto il
Dipartimento Politiche Migratorie della Uil. Quattro i temi affrontati nel dl
rispetto agli immigrati: i flussi d'ingresso riguardanti la formazione e i
tirocini di stranieri; la precedenza da dare, in fase di assunzione, ai
lavoratori gia' presenti in Italia; il finanziamento del fondo minori stranieri
non accompagnati; la regolarizzazione 2012, nei casi in cui il datore di lavoro
non si presenti assieme al lavoratore straniero presso lo sportello unico per
l'immigrazione. I temi vengono trattati nell'articolo 8 del decreto. Vi si
stabilisce che prima di assumere un lavoratore dall'estero va fatta una verifica
- presso il centro per l'impiego competente - "della indisponibilita' di un
lavoratore presente sul territorio nazionale, idoneamente documentata". Il Testo
Unico sull'immigrazione gia' prevedeva che, per l'assunzione di un lavoratore,
la priorita' andasse ai cittadini italiani ed europei; in questo decreto invece
si parla genericamente di lavoratori (dunque italiani, europei, ma anche di
Paesi Terzi). La disposizione appare dunque, sottolinea la Uil, un'importante
misura per il reimpiego di chi e' rimasto senza lavoro. Cambiera' anche la
normativa degli ingressi per chi intende venire nel nostro Paese per motivi di
formazione professionale o di tirocini presso le imprese. L'art. 8 prevede che
ogni tre anni, a giugno, il Ministero del Lavoro fissi un numero triennale di
ingressi. I consolati potranno rilasciare anche prima dei visti d'ingresso per
chi ha i requisiti, senza limiti numerici; il numero di visti verra' portato poi
in detrazione dal contingente indicato nel decreto triennale. Previste anche
risorse a favore del "Fondo Nazionale per l'accoglienza di minori stranieri non
accompagnati", che confluiranno da fondi non utilizzati previsti in precedenza
per l'emergenza Nord Africa. Per quanto riguarda, infine, la procedura di
emersione 2012, il governo corre in aiuto di quei lavoratori immigrati la cui
domanda di regolarizzazione e' stata bocciata "per cause imputabili
esclusivamente al datore di lavoro". Tipico il caso in cui, in sede di
convocazione davanti allo sportello unico per la firma del contratto di
assunzione, il datore di lavoro non si presenta o comunica di aver cambiato
idea. Nel caso sia stata pagata la tassa di 1000 euro e gli arretrati di tasse e
contributi, verra' rilasciato al lavoratore immigrato un permesso di soggiorno
per attesa occupazione, della durata di un anno e convertibile in permesso di
lavoro. La condizione pero' e' che l'immigrato possa provare di essere stato
presente in Italia alla data del 31 dicembre 2011. (
"Il ministro Kyenge continua nel dire cose sbagliate in tema di immigrazione. Il
reato di ingresso clandestino non va rivisto ma va rispettato. Come pensa di
affrontare possibili nuove ondate di clandestini senza norme certe e leggi che
fermino chi altrimenti entrerebbe in Italia senza un lavoro, una dimora e
quant'altro e finirebbe con il delinquere?". Lo dichiara Maurizio Gasparri,
vicepresidente Pdl del Senato.
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