mercoledì 25 giugno 2014
COMUNICATO STAMPA
Alla c.a. redazione spettacoli
Galghi (La barca) di Badarà Seck:
mettono in scena il racconto da loro stessi vissuto, una traversata del Mediterraneo
Mercoledì 25 giugno (replica il 2 luglio) la prima assoluta di
sul palco rifugiati e immigrati che con le loro testimonianze
in fuga da guerre e povertà alla ricerca di una nuova opportunità.
Roma, 20 giugno 2014 - Una barca di legno, un peschereccio a motore stipato di uomini,
donne e bambini in fuga da guerre o povertà, o alla ricerca di un’opportunità. Lunga
dieci metri e larga tre, la “barcaccia” della Filarmonica Romana – il palco a forma di
barca in legno e plexiglas, ideata dal regista e scenografo Denis Krief, che funge da
palcoscenico per gli spettacoli nei Giardini della Filarmonica - si trasforma in spazio
teatrale, per accogliere un nuovo spettacolo di musica, danza e teatro dal titolo Galghi
(regia di Ferdinando Vaselli) che nella lingua wolof dell’Africa occidentale significa “La
barca”. L’appuntamento è per mercoledì 25 giugno ore 21.30 (replica mercoledì 2 luglio ore
21.30) per la stagione estiva della Filarmonica Romana.
Ideatore dello spettacolo e autore della musica è Badarà Seck, cantante senegalese griot
(cantastorie tradizionale custode della memoria orale di una comunità) da anni in Italia,
che con la sua voce carica d’Africa, capace di adattarsi al canto arabo come al gospel, alla
canzone napoletana come all’afro-beat, ha collaborato con artisti di diversa formazione, fra
cui Massimo Ranieri, Ornella Vanoni, Ennio Morricone, Almanegretta.
Lo spettacolo si muove dunque tra due spazi, quello reale dei barconi di profughi o
emigranti che solcano il Mediterraneo per sbarcare in Europa, e quello immaginario della
scenografia e della drammaturgia che rimette in scena, una volta ancora, il loro viaggio.
A riunire i due spazi, gli attori. Anzi, i non attori: dieci rifugiati africani – uomini, donne
e bambini – giunti in Italia e a Roma negli ultimi anni. E i loro racconti, la memoria del
viaggio affrontato per arrivare qui. Insieme a loro, una voce narrante e cinque musicisti,
anch’essi africani: un suonatore di kòra (l’arpa tradizionale senegalese), il balafon, le
percussioni, e le tastiere elettroniche.
Perché lo spettacolo sarà questo: un racconto in tre atti di una traversata, ricostruita
mettendo insieme i racconti reali raccolti in questi mesi dalla voce di chi ha vissuto questi
viaggi e oggi si trova a Roma: l’organizzazione di una imbarcazione, la speranza e la
paura che accompagna gli accordi e i traffici per arrivare a partire una notte a largo di
una costa africana, poi le giornate lungo il Mediterraneo o l’Oceano, i naufragi di amici
o parenti, e gli approdi. Cosa si fa prima di partire, come si organizza una partenza coi
trafficanti o coi “passeurs” e chi si lascia nel proprio Paese, quali madri o quali fratelli ?
e cosa si vive, s’immagina o pensa mentre si è in viaggio, talvolta, senza mai aver visto
prima com’è fatto il mare? e cos’è l’Europa quando sei in mezzo al blu aspettando una
striscia di costa ? I talismani che porti con te, la Bibbia o il Corano, le foto, i cellulari, le
collane o i bracciali: tutto diventa memoria, frammento di ricordo e racconto.
“Vogliamo usare la musica e il corpo attraverso la danza, insieme con la parola, per raccontare
un fatto, un fenomeno che ogni estate, ogni anno, vediamo senza comprenderlo e approfondirlo,
senza sapere davvero cosa succede ‘dentro’ questo fatto – spiega Badarà Seck –. ‘Galghi’ è uno
spettacolo che dà la possibilità di toccare questo argomento, usando gli stessi rifugiati e immigrati
che vediamo intorno a noi, come attori che mettono in scena il racconto da loro stessi vissuto”.
Lo spettacolo si avvale della collaborazione dell’Associazione Salotto Africano e
dell’Associazione culturale 20Chiavi e sarà preceduto alle ore 18.30 da un incontro dibattito
sulle migrazioni dal titolo “Attraversare il Mediterraneo” cui interverranno Ali Baba Faye
sociologo, Alessandro Triulzi storico, Guido Barbieri giornalista, Driss Alaoui Mdaghri
rappresentante del governo marocchino, Badarà Seck musicista.
Info: 06 3201752, biglietto 1o euro posto unico. Programma su
Ufficio stampa: Sara Ciccarelli, cell 339 7097061, uff.stampa@filarmonicaromana.org
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Incontro dibattito sulle migrazioni con
Ali Baba Faye sociologo, Alessandro Triulzi storico, Guido Barbieri giornalista, Driss Alaoui
Mdaghri rappresentante del governo marocchino, Badarà Seck musicista
collaborazione drammaturgica Luca Lancise, Driss Alaoui Mdaghri
Toure Ibrahim, Augustain Bizimana,
Ismaile Mbaye percussioni africane
Ousmane Coulibaly balafon e kòra
Francesco Catalucci tastiera e piano
Coordinamento Mulumba Bin Kazadi
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